Dell’arte si sa poco eccetto per chi la segue con passione ma della mostra che ci sarà alla GNAM “Il Tempo del Futurismo” curata da Gabriele Simongini non si fa altro che parlare, già sappiamo tanto, forse troppo, anche se nessuno l’ha ancora vista. Finalmente ci sarà l’inaugurazione a inizio dicembre prossimo, mostra che doveva doveva essere fatta il 30 ottobre del 2024, già solo questo può essere interpretato come anticipo del polverone alzato.
Come a dare importanza a questa mostra c’è la questione dell’esclusione di Alberto Dambruoso dal comitato scientifico, un fatto curioso per una mostra da dove si scappa, come ad esempio è successo per lo storico dell’arte tedesco Gunther Berghaus che si è platealmente defilato, ma da dove, allo stesso tempo, si manda via chi potrebbe collaborare.
Strano è anche che, come sostiene Simongini, non c’è mai stato il comitato scientifico, nel senso che non è stato mai eletto dal ministero.
La cosa ancora più strana è che Alberto Dambruoso è tra i massimi esperti di Boccioni il pittore tra i primi firmatari del Manifesto del Futurismo nel 1909.
Chi meglio di lui? Invece no.
Le mannaie, le accette funzionano meglio nella cultura che nelle macellerie, come anche le calunnie dei cortili delle case popolari di provincia, si fa carne di porco di chiunque anche di chi non solo non ha colpe ma, al contrario, ha anche da offrire validi contributi per la cultura.
Alla Pro-Loco di San Lorenzo dove avveniva un incontro sui pittori della “Scuola di S. Lorenzo”, presente anche Alberto Dambruoso, Ginevra Amadio ha intervistato Roberto Gramiccia, il quale sosteneva una tesi molto giusta, che è il sistema dell’arte a creare la validità dell’opera non la sua reale importanza, portando l’esempio della banana di Cattelan eletta a opera d’arte. Un comune frutto acquistabile facilmente che per un operazione magica arriva a valere due milioni di dollari dal milione che era il giorno dell’intervista. (Roberto Gramiccia profetico!)
Ma è anche vero, come si evince dal video che si può vedere su youtube, che anche alcune espertise non sono esatte, come quelle fatte da un’altra famosa studiosa di Futurismo, Ester Coen, a detta di Alberto Dambruoso nel video in questione Il tempo del futurimo alcune puntualizzazioni di Alberto Dambruoso.
Non avendo le conoscenze sufficienti per addentrarmi nelle diatribe specifiche dei casi sollevati, dal video appare chiaro che purtroppo il mondo dell’arte non è così come sembra ai non addetti ai lavori o, meglio dire, ai non insider.
Insomma stiamo in attesa, ma tutti già ci siamo immaginati il futuro del Tempo del futurismo.
Giovanni Lauricella